Nel suo famigerato libro “Fai Fiorire la Tua Vita” Martin Seligman sostiene, basandosi su studi scientifici e test psicologici, la stretta correlazione esistente tra ottimismo e una migliore salute fisica.
In altre parole, l’ottimismo sembra essere strettamente associato alla protezione contro raffreddori, influenze e a una migliore salute cardiovascolare. Quindi, il rischio di mortalità per tutte le cause risulta minore per le persone sane con benessere psicologico elevato.
L’aspetto più interessante che, a mio avviso, ne emerge è l’analisi che l’autore propone sul perché le persone ottimiste risultino meno vulnerabili alle malattie. La risposta viene rintracciata in 3 differenti aspetti:
1. Gli ottimisti adottano uno stila di vita più sano. Le persone ottimiste sono convinte che le loro azioni condizionino il loro futuro e, quindi, agiscono. Al contrario, le persone pessimiste vivono preda degli eventi che ritengono di non poter modificare. In termini generali, diversi studi osservano che le persone con un’elevata soddisfazione di vita tenderanno a seguire più prontamente i consigli di un medico, seguiranno una dieta e faranno più esercizio fisico rispetto alle persone con una soddisfazione di vita più bassa. Inoltre, gli ottimisti tenderanno a evitare gli eventi negativi; i pessimisti saranno passivi.
2. Sostegno sociale. Le persone positive attirano e accrescono le loro relazioni sociali. In fondo, a chi piace circondarsi nella propria vita di persone negative?!? La conseguente solitudine dei pessimisti può portare alla malattia.
3. Meccanismi biologici. In quest’area Seligman analizza diversi meccanismi biologici plausibili. Uno è il sistema immunitario, in uno studio cui collaborò nel 1991 con Judy Rodin, Leslie Kamen e Charles Dwyer: prelevarono il sangue di ottimisti e pessimisti anziani per testarne la risposta immunitaria. Rispetto ai pessimisti, il sangue degli ottimisti aveva una risposta più aggressiva alla minaccia. Un’altra possibilità è la genetica, le persone ottimiste potrebbero avere dei geni più resistenti alle malattie. Un altro potenziale percorso biologico è una risposta circolatoria patologica allo stress ripetuto. Gli ottimisti risultano gestire meglio lo stress dei pessimisti. Ripetuti episodi di stress attivano l’ormone dello stress chiamato cortisolo e altre risposte circolatorie che provocano o aggravano i danni alle pareti dei vasi sanguigni. Inoltre, un’eccessiva produzione epatica di fibrinogeno, una sostanza coinvolta nella coagulazione del sangue, si osserva nelle persone pessimiste in risposta allo stress. Tali meccanismi, come precisato dallo stesso Seligman, sono solo ipotesi in quanto occorrerebbero studi più approfonditi per ricavarne dati specifici. Tutti questi meccanismi però conducono a formulare un’ipotesi ragionevole secondo cui l’ottimismo aggiunge protezione dalle malattie e il pessimismo indebolisce.
Dalla lettura di questo passaggio di Seligman, è emersa in me una riflessione che mi porta a sostenere l’importanza di sviluppare uno stile di vita positivo volto a quella che definisco EUDAIMONIA (la felicità autentica intesa come scopo della vita).
Con l’aiuto di un Coach penso che si possa lavorare, almeno in parte, sulle 3 aree di cui sopra per sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della vita.
E qui, immagino già quanti di voi si saranno fermati a dire: “é impossibile? Come può un Coach aiutarmi? Io non ce la faccio, io non posso cambiare”
Ecco questo è esattamente l’atteggiamento di una persona negativa. Insieme potremmo lavorare ad eliminare dalla vostra vita la frase: “non ce la faccio”.
Dobbiamo agire per costruire una spirito positivo che vi faccia cogliere il bello del presente e ve lo faccia vivere come un dono proiettando il vostro pensiero al futuro. Potremmo cercare di capire se la vostra sfera relazionale vi soddisfa o se dovete lavorarci ed, infine, potremmo cercare di rafforzare e migliorare la vostra capacità di risposta allo stress.
Bene, se vi siete incuriositi contattateci!
Serena
ottobre 30, 2017 at 8:11 pm
Buonasera vorrei avere info sui vostri percorsi formativi
Grazie
Serena
admin
novembre 1, 2017 at 4:35 pm
Buonasera Serena,
Sviluppiamo percorsi di coaching personalizzati e realizzati in accordo alle esigenze di ogni singola persona. Per semplicità abbiamo identificato 3 diverse tipologie di percorso di coaching:
1) Life: rivolto all’esplorazione e sviluppo delle potenzialità individuali per il raggiungimento di obiettivi legati alla sfera personale (es. bilanciamento lavoro e vita privata, mancanza di autostima, gestione dello stress ecc.)
2) Nutritional: attraverso individuazione e sviluppo delle potenzialità si lavora sul miglioramento delle proprie abitudini alimentari.
3) Career: rivolto a tutti coloro che sentono il bisogno di migliorare la propria posizione lavorativa.
Il nostro metodo si chiama RAAR e partendo dalla reltà non soddisfacente puntiamo a farvi raggiungere la condizione desiderata.
Se vuoi avere maggiori informazioni o per fissare un primo incontro conoscitivo (gratuito e senza impegno) puoi chiamarmi al 339 3411396 oppure scrivimi tramite la pagina contatti lasciandomi il tuo numero e sarò felice di richiamarti.
Grazie
Un saluto
Sabrina